….ma gli addetti ai lavori non se ne sono accorti, o fanno finta di niente. Nel Consiglio Comunale del 26 luglio due delle formazioni di maggioranza, Forza Italia e Lega, hanno sparato a zero sul vice Sindaco e sui colleghi di maggioranza. Cosa era successo, che in barba alle indicazioni di Lega e FI che chiedevano di non procedere a nuove nomine nella giunta, il vice sindaco invece nominava assessore un esponente della lista Moretti venendo così a modificare gli equilibri e accentuando la penalizzazione di FI già esclusa dalla Giunta subito dopo le elezioni. Perché questa scelta immotivata in un periodo propedeutico alla elezione del nuovo sindaco? Che bisogno c’era se non quello proprio di modificare gli equilibri interni e a chi giova? Cosa è stato detto nel corso del consiglio Comunale? Che è stato un errore del Vice Sindaco Accosa e su di lei e sul suo partito ricadrà “La responsabilità di questa scelta e del fallimento del centro destra” (Mario Orfei FI). La Lega per bocca di Antonio Leone ha ricordato come “Questa amministrazione deve la propria fiducia alle 4 forze politiche della coalizione” lasciando intuire come, a seguito delle ultime contestate decisioni, questa fiducia sia venuta meno. In tutte le latitudini, in ogni aula consiliare, quando si verificano fatti di tale gravità, quando si ascoltano certe dichiarazioni, si apre una crisi che si tenta di risolvere attraverso un confronto ampio e chiaro tra tutte le forze politiche, ci si dice in faccia i motivi di questa rottura, si ascoltano le ragioni, si prende atto anche delle posizioni della minoranza, il tutto in modo che i cittadini siano consapevoli di quel che succede. L’unica cosa che non si può fare e tirare avanti come se nulla fosse successo e se il Vice Sindaco facente funzioni sostiene “di volersi concentrare solo sul lavoro” dimostra ancora una volta di non essere all’altezza del ruolo, come per altro sostengono anche all’interno del suo partito. Anche nel voto delle delibere all’ordine del giorno si è notata questa distonia con voti contrari o astensioni della maggioranza. Anche la minoranza non ha colto l’occasione di questa rottura per dare forza e dimostrare comportamenti, idee e programmi diversi da chi governa la città. Ci si aspettava che qualcuno saltasse sulla sedia, magari del PD per rinfacciare a Peschiera Riparte di avere favorito la vittoria del centro destra, come lo stesso Righini ha ammesso, solo Malinverno ha colto la valenza politica di questo crollo della fiducia reciproca tra i vincitori dell’ultima elezione sollecitando un confronto a tutto campo. Cosa può succedere ora? Si sa che la macchina comunale è praticamente ferma, che la lotta per diventare sindaco sta coinvolgendo diverse persone, che programmi, proposte, idee e valori sono accantonati nella speranza che salti fuori qualcuno che abbia spessore, esperienza ed entusiasmo per ritirarli fuori, nel frattempo sarà meglio che le forze politiche di Peschiera abbiano il coraggio di confrontarsi, apertamente, anche alzando i toni, ammettano di poter commettere errori, dimostrino di essere capaci di ascoltare, la cosa peggiore sarebbe fingere che non sia successo niente e andare avanti in un clima di reciproca sfiducia, tra falsi sorrisi e coltelli nascosti. La città merita di meglio.
improntaredazione
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