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LO PSICOLOGO - LE MALATTIE INVISIBILI: L'ENDOMETRIOSI

  • improntaredazione
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Le malattie invisibili sono delle patologie croniche e invalidanti, caratterizzate da dolore e problematiche sia di tipo fisico che psicologico, difficili da riconoscere in quanto i sintomi non sono evidenti ed osservabili esteriormente. Dolore, disagio e difficoltà sono “nascosti” all'interno del corpo e della mente, per questo motivo vengono definite invisibili. Esse includono una vasta gamma di condizioni, come malattie croniche, disturbi mentali, disturbi autoimmuni che possono influenzare la vita quotidiana in modo significativo. Spesso le persone che ne sono affette sentono incompreso il proprio disagio in quanto gli altri tendono a sminuirne i sintomi.

Si tratta di patologie per le quali non esiste ancora una cura e/o sono poco studiate, ma interessano milioni di persone. Tra le patologie invisibili vi sono disturbi autoimmuni, come la fibromialgia, patologie reumatiche come l'artrite reumatoide e disturbi ginecologici come l'endometriosi.

L'endometriosi colpisce, secondo le stime, circa il 10% delle donne e delle ragazze in età riproduttiva. Viene solitamente diagnosticata con grande ritardo: insorge in età adolescenziale, ma la diagnosi avviene in media 7- 8 anni dopo. Si manifesta spesso con un dolore intenso all'addome, superiore ai soliti crampi mestruali, in concomitanza con il ciclo e durante i rapporti sessuali. Il motivo principale del ritardo nell'effettuare la diagnosi è che per quanto severo, il dolore viene sottovalutato e considerato sia dalla giovane che ne soffre, sia dalle donne alle quali ne parla, come una situazione di normalità.

Per diagnosticare l' endometriosi sono necessari vari esami e, se non ci si rivolge ad un centro specializzato, è possibile che i sintomi vengano confusi con altri disturbi con sintomatologia analoga. Ė una patologia complessa originata dalla presenza anomala di un tessuto simile all'endometrio (tessuto che riveste la parete interna dell'utero) negli organi pelvici (ovaie, tube, area tra vagina e retto, etc.).

Tale tessuto risponde agli stimoli ormonali e, proprio come l' endometrio, mensilmente si modifica e si sfalda con la mestruazione, ma anziché essere eliminato verso l'esterno del corpo femminile, si accumula mese dopo mese, provocando la formazione di impianti, noduli e cisti.

Si determina quindi un' infiammazione cronica, che tende a progredire costantemente e che è alla base della sintomatologia dolorosa.

Ė una patologia cronica e invalidante, che può compromettere la qualità della vita della donna a livello personale, affettivo e professionale. Può avere anche pesanti ripercussioni sulla vita sessuale e di coppia, poiché da un lato può indurre la paziente a sospendere i rapporti sessuali a causa del dolore, dall'altro incide sulla fertilità: si stima che il 30-40% delle donne che soffrono di endometriosi possa riscontrare problemi di fertilità. Pertanto questa malattia colpisce l'identità femminile in tutte le sue dimensioni e ha pesanti ricadute sull' autostima. La paziente che ne è affetta può sviluppare senso di inadeguatezza e di inferiorità, sentendosi deficitaria rispetto alle altre donne, come se fosse "una donna a metà". Gli studi relativi agli effetti psicologici dell' endometriosi indicano che le donne che ne soffrono hanno una maggiore probabilità di sviluppare disturbi dell'umore, ansia, elevati livelli di stress cronico (Pope C.J. et al. 2015).

Le conoscenze rispetto alla correlazione tra endometriosi e disturbi psichici sono ancora piuttosto limitate, ma sembrerebbe che la rappresentazione deficitaria di sé riscontrata in queste pazienti, sia una conseguenza dei sintomi organici: la percezione del proprio corpo e della propria identità mutano fortemente in seguito all' emersione della malattia. Si configura pertanto come una vera e propria ferita narcisistica, che è ipotizzabile risenta di fattori quali età della paziente, livello di gravità della patologia e assetto narcisistico precedente. Sul piano emotivo, compaiono vissuti luttuosi di perdita, vergogna, colpa, rabbia e frustrazione.

E' importante che le donne affette da endometriosi vengano affiancate a livello psicologico fin dal momento della diagnosi per aiutarle ad accettare gradualmente la malattia e avviare un processo di elaborazione dei vissuti emotivi.

Per maggiori informazioni, potete consultare il sito della Fondazione Italiana Endometriosi www.endometriosi.it

Dr.ssa Stefania Arcaini


Rubrica dedicata a tematiche psicologiche, a cura della dottoressa Stefania Arcaini, psicologa e psicoterapeuta specializzata nella psicoterapia di adolescenti e adulti. Per suggerire temi da affrontare scrivetemi:




 
 
 

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