Tiziano Marzullo è senza ombra di dubbio una giovane promessa dell'arte marziale del Muay Thai, ma prima di conoscerlo sarà utile per tutti sapere qualcosa di più di questo sport da combattimento tradizionale thailandese.
La sua origine è nell'antico regno del Siam, l'attuale Thailandia, ed è pervasa da un sentimento religioso legato a credenze sia buddiste che animiste. Praticare questo sport vuol dire avere assimilato e onorato ciò che la cultura thailandese ci ha trasmesso nei secoli, salire sul ring acquista un significato particolare perché ogni atleta deve non solo essere in forma splendida, concentrato e consapevole delle tecniche imparate, deve soprattutto avere raggiunto quella maturità e quella consapevolezza non solo sportiva ma anche spirituale. Quindi allenamenti intesi per migliorare la resistenza, la forza e la coordinazione, il raggiungimento di una forma fisica eccellente, l'acquisizione di una tecnica impeccabile ed un equilibrio mentale conseguito in un ambiente amichevole.
Dire che lo scopo di tutto questo è salire sul ring e vincere sarebbe riduttivo, certo vincere fa parte del gioco, ma l'obiettivo finale è creare l'uomo, il guerriero, attenzione non parliamo di una macchina da guerra, né di violenza gratuita, parliamo di un guerriero di pace, un uomo nei cui occhi brilla la vita, le sue parole sono sincere, gli obiettivi chiari, le sue azioni non sono mosse dall'egoismo ed il suo agire è guidato dal cuore. Quindi alla fine questa persona ha imparato, con il duro allenamento, a dominare i suoi istinti, a non considerare pregiudizi e preconcetti, ha percorso in palestra un cammino difficile, estremamente faticoso che lo ha portato a capire che tutto ciò che ci può veramente arricchire è già dentro di noi, non possiamo controllare gli eventi della vita, ma possiamo decidere come reagiremo ad ogni difficoltà. Ed ora possiamo parlare con Tiziano.
Parlaci di te e del tuo mondo prima di entrare in palestra. Ho 25 anni e prima di praticare Muay Thai avevo fatto diversi sport basket, nuoto e calcio. Il Muay Thai è arrivato a 14 anni grazie alla spinta di mio padre, ero estremamente timido e chiuso, avevo poca interazione con gli altri, ero disposto a sudare e quando si suda si è soli con se stessi.
Il Muay Thai non è solo una pratica di autodifesa ma uno strumento per il miglioramento fisico e mentale, parlaci dei risultati che hai raggiunto. Innanzi tutto sono migliorato fisicamente un altezza di 160 cm. ed un peso di 82/85 kg. influenzavano negativamente lo sport e la mia autostima, in palestra sono dimagrito, ho avuto una crescita muscolare ed anche l'altezza si è assestata sui 180 cm. Sotto l'aspetto mentale e caratteriale questo sport mi ha dato veramente tanto, mi ha permesso di aprirmi verso il prossimo e verso la vita in generale. Grazie ai miei incredibili maestri ed a mio padre ho capito che bisogna sempre lottare. Per citare un celebre film “L'importante non è colpire, ma resistere ai colpi, perché nessuno colpisce duro come la vita”.
Adesso raccontaci con le tue parole quello che provi entrando in palestra e quanto è utile il tuo allenatore. Entrare in palestra è qualcosa di liberatorio, non importa cosa succede al di fuori, se le cose personali vadano bene o male, hai tutto alle spalle e devi dare tutto vivendo momenti emozionanti e bellissimi con l'incredibile team che si è creato. In palestra siamo tutti uguali, sullo stesso piano, ognuno può apprendere dal prossimo e donare al prossimo. I miei allenatori sono unici, danno l'anima e riconosco che hanno sempre creduto in me quando io stesso ne dubitavo.
Ora però le sensazioni quando Sali sul ring. E' qualcosa di magico e unico. Li si sommano tutti i sacrifici e le gioie, i momenti belli e brutti durante la preparazione è una montagna russa di emozioni. Poi la folla ed il caos che ci circondano si fanno sentire, nella testa e nel fisico e nonostante sul ring ci siamo solo io e l'avversario non salgo da solo, porto con me tutti coloro che mi sostengono e mi hanno incoraggiato. Detto ciò non smetterò mai di essere grato a tutti coloro che mi sono vicini, dai miei maestri Danilo Cilano, Davide Favalli e Dennis Pacifico, tutto il team del Muay Thai Mombretto con cui ho trovato una vera famiglia e la mia metà Marta Pellicciotta che mi segue e sostiene.
Grazie Tiziano ora dobbiamo solo ricordare che ti sei imposto all'attenzione di tutti con gli ultimi 4 impegnativi incontri vinti per KO e di questi 3 alla prima ripresa, ora il gioco si fa sempre più duro ma nuovi e ambiziosi palcoscenici ti aspettano. Nel frattempo chi volesse capire di più su questa arte può rivolgersi a Muay Thai Mombretto che da anni sforna atleti, ma soprattutto uomini.
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