Il periodo natalizio è amato dalla maggior parte delle persone, in particolare dai bambini, per lo spirito di festa, condivisione e unione familiare che lo caratterizza.
Tuttavia non sono poche le persone che sperimentano, proprio in questi giorni di festa, una flessione dell' umore, caratterizzata da vissuti quali tristezza, malinconia, ansia, nostalgia, anedonia, solitudine, senso di vuoto.
Alcuni studiosi lo chiamano Christmas blues ed è accompagnato da sintomi come mal di testa, stanchezza, variazioni nell' appetito e difficoltà legate al sonno. Si tratta di uno stato passeggero, che tende a risolversi al termine delle festività.
Non si riscontra una causa specifica, bensì cause diverse da persona a persona.
L'aumento degli impegni sociali nelle settimane che precedono il Natale (aperitivi, cene aziendali, ecc.), può mettere a dura prova chi soffre di ansia sociale o timidezza.
L'aspettativa sociale di condivisione può enfatizzare i vissuti personali di solitudine. Si è condizionati, infatti, da modelli ideali di armonia e felicità familiare che spesso non corrispondono alla realtà di rapporti familiari delicati, con conseguente senso di insoddisfazione. Inoltre, le pressioni sociali che ci vorrebbero allegri e gioiosi aumentano lo scarto con le emozioni provate. Ciò può provocare anche sensi di colpa, poichè non si riesce a godere del Natale come paiono fare gli altri.
Il clima natalizio può accentuare il senso di disagio per coloro che, per vari motivi, attraversano momenti difficili e non sono in vena di festeggiamenti.
Ad esempio, per coloro che si trovano ad affrontare una malattia in prima persona o quella di un proprio caro; oppure ancora per coloro che hanno perso il lavoro, o rischiano di perderlo.
In questa ricorrenza, inoltre, si può intensificare il vissuto di perdita, per chi ha subito di recente un lutto: attorno alla tavola imbandita risalta, dolorosamente, il posto lasciato vuoto.
Un altro motivo di sofferenza può riguardare le persone che associano ricordi dolorosi a questa festa.
Per vivere meglio questo periodo, è importante riconnettersi con i propri sentimenti, senza colpevolizzarsi se differiscono dalle attese, cercando di avere cura di se stessi. Ad esempio, ci si può concedere del tempo per rilassarsi, per comunicare alle persone vicine i propri bisogni e prevedere la possibilità di apportare modifiche alle tradizioni che causano disagio.
Qualora i sintomi persistano e rappresentino l' esacerbazione di difficoltà e sofferenze più radicate, potrebbe essere utile affrontarle con l'aiuto di un professionista.
Dr.ssa Stefania Arcaini
Rubrica dedicata a tematiche psicologiche, a cura della dottoressa Stefania Arcaini, psicologa e psicoterapeuta specializzata nella psicoterapia di adolescenti e adulti. Per suggerire temi da affrontare scrivetemi: arcainistefania@gmail.com
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